Lavoratori e Padroni
Citazioni e aforismi sui lavoratori e sui padroni
Descrizione Tema
Operai e datori di lavoro sono in combutta tra loro da sempre: i primi rivendicano diritti che i secondi non vogliono dar loro, poi nella mischia si inseriscono i sindacati di categoria con il solo risultato di inasprire ancora di più i rapporti di lavoro. La minaccia dello sciopero rappresenta da sempre uno spauracchio che i dipendenti usano contro gli imprenditori che li sfruttano, tuttavia non sortiscono l’effetto desiderato. Il lavoro è un diritto inalienabile, ma oggi il padrone può licenziare chi vuole senza problemi, può assumere personale solo con contratti di stage ed apprendistato per propria convenienza, può fare orecchie da mercante ai principi di meritocrazia ed uguaglianza, può insomma farla da padrone in tutti i sensi. Oggi lo spettro della disoccupazione si aggira tra i lavoratori, che si sentono colpiti nella propria dignità di uomini: non possono non accettare le condizioni ‘truffaldine’ della persona per cui lavorano, perché hanno bisogno dello stipendio per mantenere la propria famiglia, ma sanno di subire un sopruso ed i sindacati sono impotenti. Vivere, lavorare: si lavora per vivere o si vive per lavorare? Senza un lavoro però non si vive.
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“Di questi tempi ognuno di noi è obbligato, sotto pena di una condanna in contumacia per lesa rispettabilità, a dedicarsi a qualche professione remunerativa; e a dedicarcisi con un atteggiamento simile all'entusiasmo. Una voce del partito opposto, di coloro che si accontentano del necessario e preferiscono guardarsi in giro e spassarsela, sa un...” (continua)(continua a leggere)
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“In Italia il valore degli incarichi non corrisponde sempre alla realtà. Molto spesso il piantone conta più del colonnello, l'usciere ne sa più del ministro, il segretario può quello che il cardinale non osa, e così via. Nelle piazze e nei salotti la conoscenza di questo ‘annuario segreto’ delle potenze, forma uno dei punti indispensabili per...” (continua)(continua a leggere)
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