Peccato
Citazioni e aforismi sul peccato e sui peccatori
Descrizione Tema
Confessione, assoluzione, penitenza: ecco l’iter che il buon cristiano deve percorrere ogni volta che incorre in un peccato. Innanzitutto bisogna rendersi conto di aver agito in modo peccaminoso e per fare ciò occorre rispolverare i concetti religiosi appresi a catechismo, dopodiché il pentimento è d’obbligo. Se non c’è rimorso per le cattive azioni compiute i casi sono due: o il professore di religione ed il sacerdote del ricreatorio non ti hanno inculcato per bene il concetto di senso di colpa, oppure il maligno alberga dentro di te. Sentirsi in colpa è fondamentale per potersi presentare dal prete e chiedere umilmente la sua assoluzione, fingere non rende. Inginocchiarsi sullo sgabello di legno e parlare attraverso una grata ad un uomo che pensi possa aiutarti è il primo passo della redenzione. La sincerità con cui esponi le tue malefatte ed i motivi che ti hanno indotto ad agire malamente non serviranno a farti avere un bonus sulla penitenza, che parte sempre e comunque da un minimo di dieci Ave Maria. Ora che i crampi stanno assalendo le tue gambe non vedi l’ora di alzarti e sgranchirti lungo la navata della chiesa, ma le attente perpetue sedute a pregare avranno tenuto conto dei minuti che ti ci sono voluti per vuotare il sacco con il sacerdote. Ora che ti senti a posto con la coscienza e che sei stato assolto ti viene però spontaneo pensare che puoi comunque fare quello che ti pare, tanto poi basta recitare il rosario per mettere le cose a posto.
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“Considero la religione come un giocattolo per bambini, e ritengo che il solo peccato sia l'ignoranza.”
“Sopra ogni dolore d'ogni sventura si può riposare, fuorché sopra il pentimento. Nel pentimento non c'è riposo né pace, e perciò è la maggiore e la più acerba di tutte le disgrazie.”
- Dal libro: Ricordi
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“Io non avrei il coraggio di difendere costumi disonesti e di impugnare armi ingannatrici in difesa delle mie colpe. Anzi, confesso, se confessare i peccati può in qualche modo giovare; ma ora, dopo la confessione, ricado come un insensato nelle mie colpe.”
- Dal libro: Diceria dell'untore
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