Tristezza
Citazioni e aforismi sulla tristezza
Descrizione Tema
Tristezza è leggere un libro di Sepúlveda la domenica pomeriggio, è guardare il tramonto da soli, è accorgersi che con Settembre l’estate se ne va, è ricordare i bei momenti trascorsi in compagnia di chi si ama, è struggersi d’amore per qualcuno che non c’è più, è rimanere delusi da qualcuno a cui si vuole bene, è guardare fuori dal finestrino viaggiando in autostrada, è trovarsi in stazione e sentire il rumore dei treni che arrivano, è partire per non tornare più indietro, è salutare la propria famiglia con il sorriso sulle labbra e le lacrime negli occhi, è mangiare un panino ai tavolini dell’autogrill, è accorgersi che la vita ti sta scivolando tra le dita e non puoi fare nulla per trattenerla, è guardare gli ombrelloni chiusi sulla spiaggia, è vedere i manichini nudi in vetrina durante i saldi, è ascoltare 'Wasted time' degli Skid Row mentre aspetti l’autobus, è sentire la pioggia battere sui vetri della tua stanza, è guardare nel vuoto e non accorgersi che il telefono sta suonando, è prendere in mano le foto di quando eri bambino e lasciarti andare ai ricordi.
“L'uomo sarebbe onnipotente se potesse esser disperato per tutta la sua vita, o almeno per lungo tempo, cioè se la disperazione fosse uno stato che potesse durare.”
“Solitudine: situazione di chi ha il difetto di dire la verità e di essere dotato di buonsenso.”
- Dal libro: La morte a Venezia
“La partenza, non meno del ritorno, appare impossibile al disperato.”
“La solitudine è spesso la miglior compagnia.”
- La trovi anche in Dolore
“Non sono mai stato meno solo di quando stavo con me stesso.”
- La trovi anche in Paura
“Il dispiacere è meglio della paura. Perché la paura impoverisce sempre, mentre il dispiacere può arricchire. Il dispiacere è meglio della paura. La paura è un viaggio, un terribile viaggio, ma il dispiacere è almeno un punto d’arrivo.”
“La solitudine è impossibile, e la società fatale.”
“Su quella costa normanna, a un'ora così mattutina, non avevo bisogno di nessuno. La presenza dei gabbiani mi disturbava: li feci fuggire a sassate. E udendo i loro gridi, di uno stridore soprannaturale, capii che proprio quello mi occorreva, che solo il sinistro poteva calmarmi, e che proprio per incontrarlo mi ero alzato prima dell'alba.”
- La trovi anche in Speranza e Disperazione
“La disperazione stessa, per poco che duri, diventa una sorta d'asilo nel quale ci si può sedere e riposare.”
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