Tutte le frasi di Neil Richard Gaiman
- Dal libro: Il figlio del cimitero
“Ogni persona mai esistita o esistente o che esisterà ha una canzone sua. Non è una canzone scritta da qualcun altro. Ha una melodia e parole sue. Sono poche le persone che riescono a cantare la loro canzone. La maggior parte di noi ha paura di non riuscire a renderle giustizia con la voce, oppure che le parole siano troppo sciocche o troppo...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: American Gods
- La trovi in Felicità
“Il suo sorriso avrebbe fermato una rivoluzione.”
“Non ce n’è nemmeno uno in tutto il mondo.”
- Dal libro: Il figlio del cimitero
- Dal libro: American Gods
- Dal libro: Il figlio del cimitero
“Dell’infanzia mi manca più che altro la capacità di trovare piacere nelle piccole cose, nonostante cose più importanti stessero andando in malora.”
- La trovi in Sogno e Realtà
- Dal libro: American Gods
- Dal libro: Il figlio del cimitero
“Portava scarpe di cuoio nero, tirate a lucido come specchi scuri: vi si poteva vedere riflessa la luna, una minuscola falce.”
- Dal libro: American Gods
“È sui sensi che fondano le nostre convinzioni, sono gli unici strumenti di cui disponiamo per fare esperienza: la nostra vista, il tatto, la memoria.”
- Dal libro: Cose fragili
- Dal libro: Il figlio del cimitero
- Dal libro: Cose fragili
- Dal libro: Il figlio del cimitero
“La gente vuole dimenticare l’impossibile. Rende più sicuro il loro mondo.”
- Dal libro: Cose fragili
“Ci sono alcuni che sono come sono. E ci sono altri che non sono quello che sembrano. E altri ancora che sembrano soltanto quello che sembrano.”
- Dal libro: Il figlio del cimitero
“Tu sei vivo. Questo significa che hai potenzialità infinite. Puoi fare qualsiasi cosa, realizzare qualsiasi cosa, sognare qualsiasi cosa.”
- Dal libro: Il figlio del cimitero
- Dal libro: Cose fragili
“Ho una sensazione, la sensazione che noi due siamo destinati a stare insieme. Che abbiamo già combattuto fianco a fianco nel passato, o nel futuro, non so.”
- Dal libro: Il figlio del cimitero
- Dal libro: Il figlio del cimitero
- Dal libro: American Gods
“Dèi delle carte di credito e delle autostrade, di Internet e del telefono, della radio e dell’ospedale e della televisione, dèi fatti di plastica, di suonerie e di neon. Dèi pieni di orgoglio, creature grasse e sciocche, tronfie perché si sentono nuove e importanti.”
“Il vero pane è bianco, preaffettato e non sa quasi di niente: sono questi i requisiti essenziali.”
“I miti mi piacevano. Non erano storie da adulti e non erano storie per bambini. Erano molto meglio. Erano, e basta.”
- Dal libro: American Gods
“Gli dèi muoiono. E quando muoiono davvero nessuno li piange o li ricorda.”
“Non arriverà mai il momento in cui riuscirai a dimenticare, in cui smetterai di cercare in cuor tuo qualcosa che non puoi avere, qualcosa che non puoi nemmeno immaginare fino in fondo, la cui mancanza ti guasterà il sonno e i giorni e la vita, finché non chiuderai gli occhi per l’ultima volta.”
“Adoravo dormire con la finestra aperta. Le notti di pioggia erano il massimo: la aprivo e appoggiavo la testa sul cuscino e chiudevo gli occhi e sentivo il vento sul viso e ascoltavo gli alberi ondeggiare e scricchiolare. Di tanto in tanto il vento, se ero fortunato, mi portava sul viso una goccia di pioggia, e io immaginavo di stare sulla mia...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Il figlio del cimitero
- Dal libro: Cose fragili
- La trovi in Bambini
“È sempre stata la prerogativa dei bambini e degli stupidi lo svelare che l'imperatore è nudo. Ma lo stupido resta uno stupido, e l'imperatore rimane un imperatore.”
- Dal libro: American Gods
- Dal libro: Il figlio del cimitero
- Dal libro: Cose fragili
“E' un dovere che abbiamo gli uni verso gli altri raccontarci storie.”
- Dal libro: American Gods
- Dal libro: Cose fragili
“Il cuore si può nascondere, ma viene tradito dalla lingua.”
- Dal libro: American Gods
“Libertà, una puttana che si lascia prendere solo sopra un letto di cadaveri.”
- Dal libro: Cose fragili
“La caratteristica particolare della maggior parte delle cose che consideriamo fragili è quanto siano invece robuste.”
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