In archivio 732 aneddoti
“Un altro nemico convinto dell’ozio era Thomas Edison, lo spietato promotore dell’etica del lavoro che inventò la lampadina perché la gente potesse lavorare tutta la notte. Fu lui a consentire la nascita di quella cosa orrenda che sono i turni di lavoro. Dopo Edison, le macchine non si sono più fermate. Nel vendere la propria immagine, Edison...” (continua)(continua a leggere)
- La trovi anche in Gaffe
Una volta, il filosofo austriaco Ludwig Wittgenstein visitò l’Università di Ithaca, nello stato di New York, e, sorpreso dal clima rigido del luogo, disse a un collega americano: "È strano che qui faccia così freddo. In fondo siamo alla stessa latitudine di Londra…". L’altro, con un po’ di imbarazzo, gli fece notare che in realtà si trovavano... (continua)(continua a leggere)
“Rossini che si burlava di tutto, di tutti e di sé stesso, dovevasi burlare anche degli ammiratori entusiasti, degli adulatori esagerati.
Un bel mattino, quando egli era a Napoli, un monsignore penetra nella sua camera nella casa dell’impresario Barbaja, quello che già essendo garzone di caffè inventò e diede il suo nome alla...” (continua)(continua a leggere)Si dice che una volta Chilone, dopo aver esattamente esaminato la qualità del terreno e la situazione dell'isola di Citera, esclamò alla presenza di tutti: "Ah! Piacesse agli Dei che quest'isola non fosse mai esistita, o che il mare l'avesse sommersa sino da quando comparve; perciocché io prevedo che ella sarà la rovina del popolo di Lacedemone... (continua)(continua a leggere)
Una sera Totò dal suo camerino che era il migliore del teatro, essendo lui il primo comico della compagnia, sentì che due attori stavano litigando perché uno di essi pretendeva che l'altro gli cedesse il proprio camerino perché era più grande. "Io ho una parte più importante della tua e me lo devi cedere!" Totò uscì e disse: "Prenditi il mio, e... (continua)(continua a leggere)
“Daccono degli Ardinghelli, cittadino di Firenze, chiamato ad essere tutore d'un pupillo, ne amministrò per lungo tempo i beni, e tutti li consumò a mangiare e a bere. Quando finalmente gli vennero chiesti i conti, il magistrato gli ordinò di presentare i libri dell'entrata e dell'uscita, come si dice; ed ei mostrò la bocca e il sedere, dicendo...” (continua)(continua a leggere)
Una sera Brahms suonava con un violoncellista mediocre e, stanco di ascoltarlo, si mise a pigiare i tasti del pianoforte sempre più forte; ad un certo punto il violoncellista gli disse: "Mio caro Brahms, se continua così, finirò col non sentirmi più". E Brahms: "Beato voi".
Una volta Toscanini disse ad un trombettista: "Dio mi dice come far suonare la musica, ma in mezzo ci sei tu".
A vent’anni, Paganini si presentò a un concerto senza violino e ne ottenne in prestito uno, Con questo strumento incantò il pubblico, tanto che alla fine dello spettacolo, quando volle restituirlo, il proprietario disse: "Lo tenga. Adesso nessuno, tranne lei, è degno di toccarlo!".
In evidenza